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La panissa piemontese è un tipico piatto della pianura piemontese, molto ricco e saporito, si basa sul riso, i fagioli freschi e un salume tipico che viene lasciato stagionare in un recipiente di terracotta con strutto.

Di seguito la lista degli ingredienti:

250 grammi di riso (preferibilmente Carnaroli)
1 cipolla
40 gr di carne di maiale grassa tipo cotica (facoltativo)
1 sedano
1 carota
1 foglie di alloro
1.2 litri d’acqua
40 grammi di lardo
200 grammi di salame tritato
130 grammi di fagioli
pepe, sale e rosmarino

Preparazione:

Preparate il brodo: versate in una grande pentola l’acqua, mezza cipolla (conservate l’altra metà per la cottura del riso), una costa di sedano, una foglia di alloro, 4 grani di pepe nero, e i fagioli freschi. Aggiungete mezzo cucchiaio di sale grosso e portate a ebollizione. La tradizione vuole che si prepari una sorta di brodo con le verdure, i fagioli e la cotica: sentitevi liberi di scegliere se mettere o no quest’ultima. Fate sobbollire lentamente il brodo per almeno 1 ora.

Una volta pronto, eliminate le verdure, la cotica, raccogliete i fagioli e filtrate il brodo. Riponetelo al caldo. Tritate finemente la mezza cipolla e fatela soffriggere con il battuto di lardo. Unite i fagioli cotti, il riso, tostatelo bene e sfumatelo con il vino rosso. Proseguite la cottura come per un normale risotto aggiungendo poco brodo alla volta e rimestando spesso.

Prendete il salame della duja o la pasta di salame e riducetela a piccoli pezzi. Aggiungetela al riso a metà cottura, dopo circa 8 minuti.

Proseguite la cottura della panissa. Una volta pronta, spegnete il fuoco. Aggiungete le foglie di rosmarino tritato, mescolate e servite.

Benvenuti negli agriturismi di Bra, il luogo ideale per vivere un’esperienza autentica nel cuore delle Langhe, in Piemonte. Bra è una cittadina incantevole immersa tra le colline ricoperte di vigneti, famosa per la sua tradizione culinaria e la produzione di vini rinomati, come il Barolo e il Barbaresco. Scoprite il fascino di questa regione attraverso un soggiorno in un agriturismo, dove la bellezza della campagna si unisce al comfort e alla calda accoglienza dei suoi abitanti.

Cosa aspettarsi dagli agriturismi a Bra:

  1. Paesaggi mozzafiato: Gli agriturismi di Bra offrono una vista panoramica sulle colline delle Langhe. Potrete godere di tramonti spettacolari e svegliarvi con il canto degli uccelli, immersi in un’oasi di tranquillità.
  2. Cucina locale: Uno dei punti di forza di Bra è la sua cucina. Gli agriturismi vi permetteranno di assaporare i piatti tipici piemontesi preparati con ingredienti freschi e genuini, spesso provenienti direttamente dalla fattoria.
  3. Degustazioni di vino: Le Langhe sono famose per i loro vini prelibati. Molti agriturismi offrono degustazioni guidate dove potrete assaporare alcuni dei migliori vini della regione e imparare di più sulla produzione vitivinicola.
  4. Attività all’aria aperta: La campagna circostante offre numerose opportunità per escursioni a piedi o in bicicletta, permettendovi di esplorare i vigneti e i boschi circostanti.
  5. Ospitalità autentica: Gli agriturismi a Bra vi faranno sentire come a casa vostra. I proprietari sono spesso famiglie locali che amano condividere la loro cultura e tradizione con gli ospiti.

Scegliere un agriturismo a Bra significa immergersi nell’autenticità della cultura piemontese. È l’occasione perfetta per fuggire dal trambusto della vita quotidiana e godere di momenti di relax in un ambiente naturale. Che siate amanti del cibo, del vino o della bellezza paesaggistica, gli agriturismi di Bra offrono tutto questo e molto di più.

Pianificate il vostro soggiorno in uno degli agriturismi e scoprite la magia delle Langhe, dove la tradizione e la bellezza si fondono per creare un’esperienza indimenticabile.

Clicca qui per scegliere i nostri agriturismi vicino a Bra

Ecco per voi la ricetta per la polenta concia, una deliziosa specialità culinaria della cucina italiana:

Ingredienti:

  • 500g di farina di mais per polenta
  • 2 litri di acqua
  • 200g di burro
  • 200g di formaggio grana grattugiato
  • Sale q.b.

Procedimento:

  1. Portare l’acqua a bollore in una pentola abbastanza grande da contenere la polenta.
  2. Aggiungere il sale e versare lentamente la farina di mais nella pentola, mescolando continuamente con una frusta o un cucchiaio di legno per evitare la formazione di grumi.
  3. Continuare a mescolare la polenta fino a quando si addensa e diventa abbastanza densa da staccarsi dalle pareti della pentola (ci vorranno circa 45-50 minuti).
  4. Aggiungere metà del burro e la metà del formaggio grana grattugiato, continuando a mescolare fino a quando si sono sciolti e incorporati completamente.
  5. Versare la polenta su un tagliere o una teglia piatta e distribuire la restante quantità di burro e formaggio grattugiato sulla superficie.
  6. Lasciare riposare la polenta per qualche minuto, in modo che il formaggio e il burro si sciogliano e si amalgamino perfettamente con la polenta.
  7. Tagliare la polenta in pezzi e servirla calda.

La polenta concia può essere accompagnata con vari tipi di sugo o salsa, come ad esempio sugo di pomodoro, ragù di carne, funghi trifolati, oppure con carni grigliate e verdure. Buon appetito!

La Toma Maccagno è un formaggio italiano a pasta semidura originario della regione Piemonte. Questo formaggio viene prodotto con latte vaccino intero proveniente da bovini della zona, ed è caratterizzato dal suo sapore intenso e deciso.

La Toma Maccagno si presenta con una crosta dura e compatta, di colore grigio o bruno scuro, mentre la pasta interna è di colore bianco o paglierino, con una consistenza compatta e morbida al palato. Il suo sapore è intenso, ma non troppo piccante, con un retrogusto dolce e persistente.

Grazie alla sua eccellente qualità, la Toma Maccagno è stata insignita della Denominazione di Origine Protetta (DOP), che ne garantisce l’origine e la produzione tradizionale.

La Toma Maccagno è perfetta per accompagnare piatti di salumi, pane e vino rosso, ma può essere anche utilizzata come ingrediente in molte ricette della cucina italiana, come ad esempio risotti, focacce e gnocchi.

Se sei alla ricerca di un formaggio dal sapore unico e autentico, la Toma è sicuramente un’ottima scelta. Una delle eccellenze e delizie del nostro Made in Italy.

Il castello di Zumaglia

Oggi vi portiamo nell’Area Verde di Ronco Biellese, nel cuore delle colline del Biellese in uno dei punti panoramici da cui potrete godere di uno splendido paesaggio sul territorio.

In cima alla collina, dopo una strada pedonale in salita che si percorre in circa 20 minuti, si arriva alla cima dove si trova il Castello di Zumaglia. La passeggiata è molto piacevole, offre scorci panoramici, vi sono panchine e si percorre in mezzo ad alberi molto rigogliosi. Vi è anche un’area attrezzata dove porter mangiare e trascorrere ore all’aria aperta. Il Brich di Zumaglia si trova a 669 slm, nei territori dei comuni di Zumaglia e di Ronco Biellese. Il castello di Zumaglia risale al 1291, quello che vedete oggi è una ricostruzione voluta dal conte Vittorio Buratti nel 1937, le sale dell’edificio vengono usate per per eventi, mostre d’arte e iniziative culturali, tra cui la rassegna estiva di teatro itinerante.

Panorama dalla cima della collina

Vi consigliamo la passeggiata verso il Castello di Zumaglia per godere delle natura e del paesaggio delle prealpi Biellesi, il parco si trova a pochi km da Biella ed è facilmente raggiungibile in pochi minuti. Se volete soggiornare nel biellese, vi consigliamo la nostra lista dei migliori agriturismi vicino a Biella, tante offerte per chi vuole scoprire questo territorio così ricco di storia e di opportunità.

Vista del Lago della Vecchia

Oggi vi portiamo nelle montagne biellesi, sopra il borgo montano di Piedicavallo a conoscere il Lago della Vecchia. Si tratta di un piccolo specchio d’acqua di origine glaciale che si trova a 1.858 m s.l.m. e si apre su un anfiteatro davvero suggestivo, si può raggiungere facilmente da un sentiero ben segnalato e di semplice percorrenza partendo dal borgo montano di Piedicavallo (ultimo comune della Valle Cervo). Dal lago nasce il torrente Cervo, il corso d’acqua più grande del Biellese.

Una volta lasciata la macchina in uno dei tanti spazi a disposizione si possono seguire i cartelli che dal centro del paese indicano l’inizio del sentiero. Con attenzione in circa 2,5 ore si può arrivare al Rifugio Della Vecchia dove si può mangiare e vi sono anche dei posti letto per chi vuole trascorrere la notte in quota (consigliamo la prenotazione per avere conferma della disponibilità). Dal rifugio in pochi minuti si arriva al Lago, uno scenario alpino bellissimo che vi lascerà incantati e vi ricompenserà della fatica.

Incisione rupestre nel sentiero verso il lago

Le leggende della Valle Cervo ci raccontano di una anziana signora (la Vecchia) che viveva con un orso, sono leggende che però continuano ad affascinare i visitatori anche oggi. Il sentiero è facile da percorrere ma ovvimente richiede attenzione e un abbigliamento adeguato.

Vi consigliamo una escursione in questo splendido lago di grande fascino.

L’imponente Santuario di Vicoforte

Vi portiamo a conoscere il santuario di Vicoforte, possente complesso di edifici religiosi che si trova in Provincia di Cuneo (Piemonte). Tutto comincia in periodo medievale sul luogo in cui vi era un pilone con un’immagine dipinta della Madonna col Bambino ritenuta miracolosa.

Interno della cupola

Cominciò così la presenza sempre maggiore di pellegrini, che dapprima richiese la costruzione di una antica cappella, e via via si decise di ampliare la chiesa portandola alle grandiose dimensioni attuali. La cupola ellitticca del santuario, è la più grande al mondo, la decorazione interna è caratterizzata da una serie di affreschi che illustrano scene allegoriche, venne completata a metà Settecento da Mattia Bortoloni e Felice Biella.

L’imponenza della cupola dall’esterno

La chiesa è stata ultimata solo nel 1884 con la costruzione dei campanili e delle tre facciate. Il Santuario di Vicoforte è dedicato alla Madonna di Vico ed è un assoluto capolavoro di architettura e arte barocca piemontese.

Il santuario si trova nel territorio del cuneese, zona di grandi tradizioni agricole che produce alcune delle eccellenze enogastronomiche italiane. Vi consigliamo la nostra selezione di agriturismi per alloggiare in questa splendida zona potendo scoprire i gioielli artistici e naturali nei dintorni del santuario. Buona scelta!

Immagini del possente Forte di Fenestrelle

Il Forte di Fenestrelle si trova in Piemonte in Provincia di Torino, è la più grande ed imponente fortificazione montana in tutto Europa, è seconda al mondo soltando alla Muraglia Cinese e vi lascerà a bocca aperta per la sua imponenza.

La fortezza è raggiungibile velocemente da Torino, si trova alle porte del paese di Fenestrelle, piccolo comune lungo la strada che da Torino, passando per Pinerolo, conduce a Sestriere. è stata costruita per contrastare l’esercito francese ma non dovette mai sopportare imponenti assedi e funzionò piu’ che altro come deterrente. Sin dalla sua costruzione, servì piu’ che altro come prigione di stato e caserma per la formazione dei soldati.

I boschi intorno al forte

La fortezza venne commissionata da Vittorio Amedeo II a partire dal 1727, a scopo difensivo, fu costruita lungo quello che era il confine tra Italia e Francia. La costruzione del Forte di Fenestrelle fu molto lunga a causa delle condizioni climatiche difficili (siamo in quota) e richiese ben 122 anni per la sua realizzazione. Il risultato fu imponente e unico nella storia dell’architettura difensiva.

Immagine invernale del forte

Potrete percorrere la sua galleria coperta (in gran parte in salita) che è composta da quattromila gradini e permette di raggiungere tutti i punti della Fortezza senza mai uscire allo scoperto. Vi è anche una scalinata di 500 gradini detta “Scala Reale” perchè veniva usata dal Re in visita alla fortezza.

Il Forte di Fenestrelle è aperto al pubblico, si consiglia di prenotare le visite dal sito ufficiale per conoscere orari e costi del biglietto. Su Agriturismi.it vi segnaliamo la nostra selezione di agriturismi e strutture in Provincia di Torino per alloggiare vicino al Forte. Buona Visita!

Il Lago di Viverone, è conosciuto soprattutto per le sue antichissime e abitazioni su palafitta risalenti all’Età del Bronzo, si trova esattamente all’incontro delle tre province di Biella, Torino e Vercelli. Il lago con la sua superficie di 55 kmq è uno dei più grandi e affascinanti bacini acquei del Piemonte.
Sulle rive del Lago di Viverone si trovano diverse passeggiate che offrono ore di svago e relax in un contesto di grande tranquillità. Non mancano gli hotel, i B&b e gli agriturismi dove alloggiare. Tanti inoltre i ristoranti e le gelaterie in cui sedersi per godere del paesaggio e della bellezza del posto.

Le sue rive più selvagge sono ricche di canneti e di grande interesse ornitologico per la quantità e la varietà di specie che vi trovano rifugio per lo svernamento e la nidificazione e rappresentano il luogo ideale per osservare gli uccelli.

Una passeggiata al Lago, vi regalerà incontri con oche, cigni dal manto bianchissimo, gallinelle, aironi, gabbiani e tantissimi uccelli che vivono nell’armonia della natura del lago.

Vi consigliamo le nostre strutture che si trovano nelle vicinanze di Viverone per godere della bellezza di un gioiello naturalistico ancora non molto conosciuto.

Clicca qui per vedere tutte le proposte in zona Lago di Viverore


Quando si parla di Langhe e Roero, si chiama in causa una parte della regione Piemonte compresa tra le provincie di Cuneo e Asti nel primo caso, e il corso di diversi fiumi, tra cui Tanaro e Bormida, nel secondo.
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