L’arredamento “bioecologico” di una casa riguarda contemporaneamente almeno tre aspetti: la disposizione degli arredi, la loro ergonomicità e i materiali con i quali sono stati costruiti.

Per quanto riguarda la disposizione, l’attenzione dovrebbe essere posta già in fase di progettazione dell’abitazione, principalmente orientando i vari locali a seconda del soleggiamento, prediligendo quindi l’orientamento a Sud per i locali di soggiorno, a Nord per le camere da letto.

Attenzione particolare dovrebbe essere data poi all’illuminazione naturale, posizionando i mobili in modo che possano beneficiare della giusta illuminazione a seconda del loro utilizzo.
Esistono poi discipline, come ad esempio il Feng Shui (quando non viene trattato come amuleto scaccia-sfortuna!), che permettono addirittura di  arredare un’abitazione in maniera molto personalizzata sulle caratteristiche delle persone che abiteranno l’appartamento.

L’ergonomia di un mobile è molto importante per la salute! Rimanere seduti per ore su una sedia o poltrona, magari di design, che però non rispetta e si adatta all’anatomia dell’uomo, può creare nel tempo disturbi e problemi molto seri.
Per quanto riguarda i materiali, in bioedilizia le qualità richieste alle pareti ed alle finiture interne di un’abitazione sono le stesse che riguardano la scelta degli arredi, e cioè la sostenibilità rispetto all’ambiente esterno, la salubrità dei materiali utilizzati e il loro comportamento rispetto all’ambiente interno all’abitazione.

Come le pareti di una casa i mobili sono infatti in grado di regolare l’umidità dei locali, per questo è necessario che siano costruiti con materiali igroscopici, come il legno e i tessuti naturali, che assorbono e rilasciano umidità a seconda della situazione, contribuendo a mantenerne l’equilibrio. Tale regolazione influisce indirettamente determinando meno polluzione di polvere e meno cariche statiche. Naturalmente perché questi effetti favorevoli possano verificarsi il legno utilizzato non deve essere trattato con turapori, vernici o altro che ne diminuiscano l’igroscopicità.
Queste dunque le caratteristiche che un arredo “bioecologico” dovrebbe avere:

• essere costruito con materiali naturali, non dannosi per la salute di chi li costruisce e di chi li utilizzerà, quindi che non emettano esalazioni dannose e che non si carichino elettrostaticamente;
• ideale l’uso di legno massello o compensato, colla di caseina quando occorra (meglio che siano assemblati “ad incastro”), finiture all’olio di lino o alla cera d’api, imbottiture in crine, cotone o lana di pecora;
• è preferibile utilizzare meno metallo possibile, per non interferire con i campi elettromagnetici;
• prediligere arredi “solidi”, che durino nel tempo (evitare l’usa e getta);
• in particolare per quanto riguarda i bambini, i mobili dovrebbero potersi adattare alle fasi di crescita, regolandone l’altezza ecc.;
• per quanto riguarda il letto, forse uno degli arredi più importanti, prestare attenzione alla struttura, che non deve arrivare a terra, impedendone l’aerazione; evitare reti metalliche, preferire doghe in legno. Il materasso è fondamentale! E qui la scelta è obbligata tra il vecchio materasso in lana, o i moderni materassi in lattice…ma attenzione: puro lattice naturale! Una buona alternativa il futon, ma richiede un po’ di “partecipazione” attiva…

Attenzione poi a non “ingolfare” la casa di mobili…preferire gli armadi a muro (sono anche più convenienti…e volete mettere il trasloco?)…insomma lasciamo respirare il più possibile la nostra casa…respireremo meglio anche noi!

Autore: FCG- Fàlacasagiusta