Gli ultimi dati Istat riguardanti la disoccupazione parlano chiaro: il 37,1% della popolazione italiana tra i 15 e i 24 anni è senza lavoro, una situazione che non si presentava dal 1992. C’è sicuramente da riflettere, ma anche da tirare un sospiro di sollievo, dal momento che i medesimi dati parlano di un aumento del 4% delle imprese condotte da under 30.Abbiamo già avuto modo di parlare di come l’imprenditoria giovanile riesca a rappresentare un motore di primo piano per il Paese in crisi, e questi dati non possono far altro che confermare una tendenza assolutamente nodale nella negatività. Aumentano le imprese condotte da under 30, e quelle di tipo agricolo sono cresciute del 2% nel terzo trimestre dello scorso anno, rispetto a quanto riscontrato nei precedenti 90 giorni.

Il bisogno di ripensare le dinamiche lavorative generali è sempre più impellente, e queste rilevazioni non fanno altro che ricordarcelo, aiutandoci a comprendere che l’amore per la terra può rappresentare una soluzione di grande interesse per ottimizzare quella risorsa di inestimabile valore che è l’intraprendenza giovanile.