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Le castagne sono uno dei sapori più riconoscibili dell’autunno italiano. Raccontano di boschi che profumano di umido e di foglie, di camini accesi nelle sale comuni, di mani che si scaldano attorno a un cartoccio appena tostato. Negli agriturismi, la stagione delle castagne è anche un invito a vivere lentamente: una passeggiata tra i castagneti, il ritorno con il raccolto in cesta, la cottura condivisa in cucina o all’aperto, e poi la tavola dove i frutti diventano merenda, contorno o dolce rustico.

La stagione e la raccolta responsabile
Tra fine settembre e novembre i ricci si aprono da soli e lasciano cadere i frutti più maturi. È quello il momento giusto per cercarle: non si staccano dall’albero, si raccolgono a terra, scegliendo i frutti sodi e lucidi, senza fori o crepe profonde. In molte zone d’Italia la raccolta è regolamentata: nei boschi privati serve il permesso del proprietario, in quelli comunali possono esserci limiti di quantità o giornate dedicate. Gli agriturismi che sorgono ai margini dei castagneti, spesso, accompagnano gli ospiti con piccole uscite guidate e spiegano come muoversi senza danneggiare il sottobosco. Guanti robusti, scarponcini e ceste areate sono gli strumenti più semplici e corretti; i sacchetti chiusi, invece, fanno sudare i frutti e ne accorciano la vita.

Come sceglierle e conservarle
Anche quando si acquistano, le castagne migliori si riconoscono a tatto e orecchio: devono essere pesanti, senza vuoti interni, e non produrre il classico tintinnio quando si scuotono. A casa è bene conservarle in fresco e all’asciutto, meglio se in frigorifero nel cassetto delle verdure dentro un sacchetto forato. In pochi giorni conviene consumarle o cuocerle: una rapida bollitura o la tostatura in padella forata, seguite da pelatura quando sono ancora calde, permettono poi di usarle in zuppe, ripieni, creme e dolci. Chi desidera allungarne la stagione può inciderle e congelarle crude: torneranno utili nei mesi freddi per una merenda improvvisata.

Il gusto in cucina
La castagna, tecnicamente un frutto, in tavola si comporta quasi come un cereale: ricca di amido e naturalmente senza glutine, è saziante e si sposa benissimo con erbe aromatiche, salumi e formaggi di montagna, funghi e carni arrosto. Negli agriturismi più legati alla tradizione la vedrai protagonista di piatti essenziali, cucinati con pochi aromi e tempi giusti, perché la sua dolcezza tenue rimanga in primo piano.

Ricetta sarda: castagne bollite con la salvia
Tra i modi più semplici e profumati di gustarle c’è una preparazione di casa diffusissima anche in Sardegna: le castagne bollite con la salvia. È una ricetta senza fronzoli, da fine giornata, perfetta per una merenda calda o come piccolo intermezzo tra un antipasto di salumi e un secondo di carne. Si parte incidendo ogni castagna sulla pancia con un taglio orizzontale che attraversi buccia e pellicina: è un gesto decisivo per evitare che si aprano in cottura e per facilitare la pelatura. Le castagne si sciacquano in acqua fredda, scartando quelle che galleggiano, e si tuffano in una pentola colma di acqua profumata con un cucchiaio di sale grosso, alcune foglie di salvia fresca e una o due di alloro. In molte famiglie si aggiunge anche una scorza sottile di mandarino o arancia non trattata, che regala un profumo mediterraneo senza coprire. Dal bollore in poi si cuoce dolcemente per una mezz’ora abbondante, finché il cuore risulta tenero: il tempo esatto dipende dalla pezzatura, perciò conviene assaggiare. Una volta scolate, è utile lasciarle riposare coprendo la pentola per cinque minuti con un velo di acqua di cottura sul fondo: il vapore aiuta a staccare anche la pellicina più ostinata. Si servono calde, al naturale, o con un filo d’olio extravergine e un pizzico di sale. Qualcuno, in chiusura, le sfiora con un cucchiaino di miele di corbezzolo o di castagno per un contrasto gentile tra amaro e dolce.

Abbinamenti e atmosfera
Questo piatto chiede vini schietti e territoriali: una Vernaccia di Oristano se si ama il richiamo isolano, oppure un rosso giovane e non troppo strutturato, anche frizzante, capace di pulire il palato dalla morbidezza della polpa. In un agriturismo il momento più bello arriva spesso dopo cena, quando le ultime castagne bollite vengono passate di mano in mano e sbucciate in compagnia, mentre il camino cede le ultime braci.

Le castagne bollite con la salvia sono una ricetta che racconta il territorio in modo immediato: pochi aromi, cottura semplice, risultato confortevole. In carta funzionano come benvenuto di stagione, come merenda dopo una passeggiata tra i castagneti, come contorno a formaggi e salumi locali o come chiusura rustica del pasto. Soprattutto, sono un pretesto per vivere un’esperienza completa: dal bosco alla cucina, fino alla tavola condivisa.

Con l’arrivo dell’autunno, la natura si trasforma in una tavolozza di colori caldi e avvolgenti, e tra i frutti più rappresentativi di questa stagione spiccano le castagne. Raccolte nei boschi, questi frutti dall’involucro spinoso e dal cuore dolce sono un simbolo delle nostre tradizioni culinarie, perfetti per riscaldare le giornate più fresche. Se anche tu ami passeggiare tra sentieri alberati e godere dei frutti spontanei della terra, ecco una guida ai migliori posti in Italia dove raccogliere le castagne.

Le proprietà delle castagne

Prima di immergerci nei luoghi più affascinanti dove andare a caccia di castagne, è interessante ricordare i numerosi benefici di questo frutto autunnale. Le castagne sono una fonte di carboidrati complessi, ideali per fornire energia in modo graduale. Sono ricche di fibre, vitamine (soprattutto la vitamina C), e sali minerali come il potassio e il magnesio. Perfette per chi pratica attività fisica o desidera un’alternativa salutare agli snack industriali, sono anche molto versatili in cucina, utilizzate per dolci, zuppe e secondi piatti.

Dove raccogliere le castagne in Italia

L’Italia vanta numerosi castagneti secolari e zone perfette per la raccolta di castagne. Ecco alcune delle destinazioni più apprezzate dagli appassionati:

1. Monte Amiata, Toscana

Il Monte Amiata, situato tra la Val d’Orcia e la Maremma, è uno dei luoghi più rinomati per la raccolta delle castagne in Italia. I castagneti amiatini sono vasti e ben curati, e le sagre autunnali dedicate alle castagne attirano ogni anno tantissimi visitatori. Le castagne del Monte Amiata, inoltre, godono della certificazione IGP (Indicazione Geografica Protetta), sinonimo di qualità e tradizione.
Lista degli agriturismi in zona

2. Valle del Serchio, Toscana

Sempre in Toscana, la Valle del Serchio, nei pressi di Lucca, è un altro luogo ideale per la raccolta. Oltre alle castagne, la valle è famosa per i suoi marroni, più grandi e dolci delle castagne comuni. La zona offre percorsi naturalistici incantevoli che rendono la raccolta un’attività piacevole e rilassante.
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3. Val di Susa, Piemonte

Nel nord Italia, il Piemonte è celebre per i suoi castagneti, in particolare nella Val di Susa. Questa valle ai piedi delle Alpi offre scorci suggestivi e boschi ricchi di castagni. Durante i weekend autunnali, molte famiglie e appassionati si recano qui per raccogliere castagne e partecipare alle sagre locali, che celebrano questo frutto con piatti tradizionali e mercatini.
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4. Parco Regionale dei Monti Lucretili, Lazio

Situato a nord-est di Roma, il Parco Regionale dei Monti Lucretili è un’oasi naturale perfetta per chi desidera un’escursione immersa nel verde, con la possibilità di raccogliere castagne. L’area è ricca di sentieri ben segnalati che attraversano boschi di castagni e querce, offrendo una vera esperienza autunnale a pochi passi dalla Capitale.
Lista agriturismi nel Lazio

5. Appennino Modenese, Emilia-Romagna

Spostandoci verso l’Emilia-Romagna, l’Appennino Modenese offre castagneti ben curati e accessibili, dove è possibile raccogliere castagne in abbondanza. I borghi della zona, come Zocca e Pavullo, organizzano sagre e feste che uniscono gastronomia e tradizione, rendendo la raccolta delle castagne un’esperienza unica.
Lista degli agriturismi a Modena

Consigli per la raccolta delle castagne

Se stai pianificando una giornata all’aria aperta per raccogliere castagne, ecco qualche suggerimento:

  • Porta con te un cestino o una rete: Evita i sacchetti di plastica, che possono farle sudare.
  • Indossa scarpe adatte: I boschi possono essere umidi e scivolosi.
  • Scegli le castagne sane: Assicurati che il guscio sia lucido e integro, senza buchi.
  • Informati sui regolamenti locali: Alcuni castagneti richiedono un permesso per la raccolta.

Conclusione

L’autunno è la stagione perfetta per riscoprire il piacere di raccogliere castagne, un’attività che unisce il contatto con la natura e la tradizione culinaria. Negli agriturismi, potrai vivere un’esperienza autentica, raccogliendo questi frutti prelibati direttamente dai boschi italiani. Che sia una passeggiata in famiglia o un’escursione solitaria, la raccolta delle castagne ti permetterà di immergerti nei colori e nei profumi dell’autunno.

Buona raccolta da Agriturismi.it!